Il modello dell’etichettatura a semaforo perde i primi pezzi. La ricerca, infatti, di una soluzione gradita ai consumatori non ha portato a buoni risultati e Mars ha deciso di abbandonare Coca-Cola, Mondelèz International, Unilever e PepsiCo chiedendo una soluzione europea al problema. In particolare, ad assumere rilevanza per la decisione della multinazionale, è stata la necessità di fare il punto della situazione tramite un Regolamento UE volto all’armonizzazione della materia.
Ad essere particolarmente critica nei confronti dell’etichettatura a semaforo era stata, tra le altre, la ONG foodwatch, un gruppo d'interesse focalizzato sulla protezione dei diritti dei consumatori, la quale aveva sostenuto che il modello dei semafori britannici permettesse di mostrare meno “luci rosse” consentendo, quindi, di vendere come sani prodotti che, in realtà, non lo erano. Tale sistema di etichettatura riporta per 100g di alimento il contenuto in grassi, grassi saturi, sale e zuccheri ed evidenzia segnalando, con i colori del semaforo, i valori elevati, di media e bassa intensità. In tal modo l’etichetta segnala, con il colore rosso, i contenuti pericolosi per la nostra salute. Tale modello, tuttavia, è stato ampiamente criticato in particolar modo perché prende in considerazione 100g di prodotto anche nei casi in cui, come per l’olio d’oliva, risulti pressoché impossibile consumarne una tale quantità giornaliera. Sono in molti, adesso, a spingere per l’applicazione delle etichette nutrizionali francesi, definite nutri-score, nelle quali il rosso indica un alimento da assumere con moderazione, il giallo invita al consumo non esagerato e il verde indica un cibo sano. |
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April 2022
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